Cerchi aperti
breve nota sul processo creativo.

Da creativa, una delle mie cifre stilistiche è quella di lasciare tanti cerchi aperti.
Forse perché quando li apro non è ancora il momento di chiuderli.
Forse perché li ritengo delle insperate vie d’uscita pronte a:
ispirarmi
riempire la mia lista di cosa da fare
ricordarmi che il tasso di sospensione ha raggiunto livelli di guardia
infine, spingermi all’azione
il vezzo di aprire tante schede on-line e di lasciarle lì, nella certezza recondita che un giorno questa messe di informazioni mi mi sarà utile.
Il gesto di aprire una pagina con un elenco di concorsi a cui candidare le mie storie o di riviste e pubblicazioni che ti consentono di vivere scrivendo.
L’intenzione, insita nel gesto di aprire, ossia schiudersi un nuovo mondo possibile (che per alcuni, è segno solo confusione.)
Ho capito che tutto questo non ha nulla a che fare con il rimandare che affligge i creativi, alla ricerca di ispirazione o perché non sanno più dove sia la loro motivazione.
Credo che tutti questi cerchi aperti (anche un notebook o delle schede di un archivio personale o dei pezzi di carta volante con un’idea, una parola, un pensiero da fermare prima che si perda) fanno parte del processo creativo.
Tendiamo a dilatarlo, è vero; a infliggerci la tortura dell’auto-sabotaggio, o quella del no fare per paura di farcela.
Ma questo è solo un’apparenza perché lasciare aperti tutti questi cerchi è un pungolo conscio per una selezione fattiva di un’idea creativa: il soggetto di un dipinto, la struttura di un libro, il tema di un articolo. Ognuno di noi sa come ascoltarsi.
Non importa quanti cerchi aperti fluttuano. L’importante è capire quale chiudere per fare la differenza.
E, all’interno di un processo creativo, questo si fa guardandosi dentro e all’indietro e in su, verso quel dondolio luminoso dei nostri cerchi aperti.
La conclusione del processo creativo fatto di tanti cerchi aperti è la conoscenza. Si arriva a sapere cosa mancava. E si impara a chiamare le cose con il loro nome. E solo una questione di coraggio. Non importa quanto sia tortuoso il cammino.